La Trama

PERSONAGGI
Don Giovanni, giovane cavaliere estremamente licenzioso, baritono
Donna Anna, dama promessa sposa a Don Ottavio, soprano
Don Ottavio, tenore
Il Commendatore, padre di Donna Anna, basso
Donna Elvira, dama di Burgos, abbandonata da Don Giovanni, soprano
Leporello, servo di Don Giovanni, basso
Zerlina, contadina, promessa sposa a Masetto, soprano
Masetto, contadino, basso comico
Coro di contadine, contadini e servi. Suonatori.

L'azione si svolge in una città; della Spagna.

ATTO PRIMO

Quadro primo
Leporello, davanti alla dimora del commendatore, attende Don Giovanni, il suo padrone, che mascherato si è introdotto nella casa per insidiare Donna Anna ma, sventato il suo tentativo, irrompe sulla scena inseguito dal commendatore, che cerca di trattenere il fuggitivo. In un breve duello il commendatore è pugnalato da Don Giovanni che si dà alla fuga.

Quadro secondo
Sorge l'alba e Don Giovanni è ormai pronto per nuove imprese amorose, quando sopraggiunge Donna Elvira, da lui un tempo sedotta e abbandonata; il cavaliere si sottrae all'incontro affidando a Leporello l'incarico di rivelare alla bella e credulona fanciulla il tipo di carattere, del suo libertino padrone. La lunga lista degli amori di Don Giovanni sconvolge Donna Elvira.

Quadro terzo
Nelle vicinanze di un'osteria Don Giovanni incontra un corteo nuziale. Il cavaliere è attratto dalla giovane sposa, una contadina di nome Zerlina, e incarica Leporello di invitare tutti i contadini ad una festa nella sua magione per potere corteggiare meglio Zerlina. Mentre Zerlina sta per cedere alle attenzioni del cavaliere, interviene Donna Elvira. Giungono intanto anche Donna Anna e Don Ottavio, in cerca dell'assassino del commendatore. La situazione diventa complicata: Donna Anna e Don Ottavio chiedono, non essendo al corrente della verità, aiuto a Don Giovanni al fine di vendicare la morte del commendatore, ma Donna Elvira rivela a tutti ciò che ha appreso da Leporello. Don Giovanni con una calma invidiabile cerca di salvare la situazione promettendo a Donna Anna e Don Ottavio il suo aiuto, e accusando di pazzía Donna Elvira. Ma Donna Anna ha riconosciuto nella voce di Don Giovanni, quella dell'assassino del padre e chiede vendetta.

Quadro quarto
La scena si svolge nel giardino del palazzo di Don Giovanni. Zerlina è turbata: un profondo affetto la lega a Masetto, il suo promesso sposo, ma il fascino di Don Giovanni è irresistibile. Intanto giungono nel giardino alcune maschere: sono Donna Elvira, Donna Anna e Ottavio decisi a vendicarsi; Don Giovanni che non le ha riconosciute le invita alla festa.

Quadro quinto
Nella sala da ballo arrivano le "mascherette" (così definite da Leporello) accolte da un inno del padrone di casa alla libertà. Si dà inizio alle danze; Don Giovanni riesce a portare con sé Zerlina che invoca il soccorso dei presenti. Le maschere si scoprono il volto, accusano Don Giovanni di tutti i suoi misfatti e predicono ormai vicina la punizione divina.


ATTO SECONDO

Quadro primo
Leporello è stanco della vita che conduce, ma il tintinnare di alcuni scudi lo inducono non solo a continuare il suo servizio, ma anche a sostituirsi al padrone per una avventura galante, che ha come oggetto proprio Donna Elvira. Don Giovanni, mutato d'aspetto e preso quello di Leporello, si dedica alla cameriera; poi, scambiato per Leporello dal furibondo e in fondo un po' cornuto Masetto, non solo si sottrae alla vendetta, ma scarica sulle spalle del povero contadino un sacco di botte.

Quadro secondo
Leporello viene scambiato per Don Giovanni e rischia la vita riuscendo a stento a fuggire all'ira di Masetto, Zerlina, Donna Anna, Don Ottavio e Donna Elvira, ognuno fermamente deciso a vendicarsi.

Quadro terzo
La scena si svolge nel cimitero che ospita i resti mortali e la statua del commendatore. Don Giovanni, reduce da una avventura galante, giunge nel sinistro luogo scavalcando il muro di cinta per sfuggire agli inseguitori. L'avventura lo ha reso ilare e, mentre racconta a Leporello gli ultimi avvenimenti, ride. Ma dall'oscurità risuona una voce cavernosa; Don Giovanni dapprima non si rende conto che a parlare è stata la statua del commendatore. Subito dopo costretto da Don Giovanni, Leporello, tremante, invita il commendatore a cena. La statua annuisce.

Quadro quarto
L'atmosfera drammatica si interrompe per lasciare spazio ad una scena d'amore tra Donna Anna e Don Ottavio.

Quadro quinto
In una sala del palazzo Don Giovanni consuma la sua cena. La tavola è riccamente imbandita. Giunge Donna Elvira per tentare, un'ultima volta, di convincere Don Giovanni al pentimento, ma, derisa, fugge. Sulla porta incontra la statua del commendatore che ha accettato l'invito.
La commedia acquista rapidamente toni drammatici. Don Giovanni non esita un istante e quando il commendatore chiede all'irriducibile libertino di recarsi a cena da lui, accetta e porge in pegno la mano destra alla statua che gliela afferra. Il gelo percorre ormai le membra di Don Giovanni e ancora rifiuta di pentirsi. Ostinatamente gridando "NO" Don Giovanni è inghiottito dalle fiamme dell'inferno. A questo punto tutti i personaggi si riuniscono sulla scena e le loro voci cantano in coro la morale della storia.


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