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- Quando Verdi giunge a comporre "Rigoletto" ha già creato ben 15 opere,
tutte in un modo o nell'altro connotate da un empito "eroico" se non da dichiarati fini
patriottici. Con le opere della cosiddetta "Trilogia Popolare" (Rigoletto, Trovatore,
Traviata) la situazione pare mutare, in direzione dello scavo nell'interiorità
dei personaggi rappresentati.
Altra importante innovazione nella "Trilogia" è nelle trame (escludendo quella
più convenzionale del Trovatore), anch'esse incentrate su un singolo
personaggio e non sulle masse corali.
- L'apice dell'innovazione viene raggiunto proprio nella Traviata, dove alla
centralità della protagonista si affianca l'ambientazione inusuale:
non più "storica", ma contemporanea. E se questo non fosse bastato, anche luoghi
e personaggi non sono quelli tipici dell'Opera (castelli, campi di battaglia, regine,
principi, nobili, eroi), ma comuni borghesi, in una Parigi che è la stessa in cui
Verdi aveva vissuto.
Noi non riusciamo a cogliere, abituati da sempre a vedere rappresentato il presente
in teatro, al cinema ed in TV, quale impatto potesse avere nel mondo dell'Opera il
vedere improvvisamente sulla scena personaggi contemporanei, in cui lo spettatore
si riconosceva.
- Ce n'era abbastanza per scandalizzarsi, senza giungere al tocco finale: la
protagonista, una donna "di facili costumi".
Infatti, la Traviata cadde alla prima rappresentazione alla Fenice di Venezia,
per poi trionfare alla seconda, spinta certo dall'altissimo contenuto musicale e
teatrale, ma anche perché l'ambientazione fu retrodatata di un secolo,
in modo da calmare le critiche e lo scandalo di borghesia e censura.
- Anche nella struttura musicale la Traviata presenta importanti novità,
che saranno argomento del prossimo articolo.
Qui ricordiamo la carenza di duetti d'amore tra i due protagonisti, sostituiti da un
lungo duetto di Violetta con il padre di Alfredo, Gérmont, quasi un
"coprotagonista"; i momenti di meditazione personale, già presenti in Rigoletto
e Trovatore, ma qui particolarmente in evidenza; infine, la notevole estensione e la
grande varietà delle timbriche richieste nella parte sopranile di Violetta:
è stato detto (non senza ragione) che per eseguire perfettamente questa parte
sarebbero necessari due soprani, un "drammatico" ed un "coloratura".
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