Le innovazioni della Traviata

di Marco Milano

  • Quando Verdi giunge a comporre "Rigoletto" ha già creato ben 15 opere, tutte in un modo o nell'altro connotate da un empito "eroico" se non da dichiarati fini patriottici. Con le opere della cosiddetta "Trilogia Popolare" (Rigoletto, Trovatore, Traviata) la situazione pare mutare, in direzione dello scavo nell'interiorità dei personaggi rappresentati.
    Altra importante innovazione nella "Trilogia" è nelle trame (escludendo quella più convenzionale del Trovatore), anch'esse incentrate su un singolo personaggio e non sulle masse corali.
  • L'apice dell'innovazione viene raggiunto proprio nella Traviata, dove alla centralità della protagonista si affianca l'ambientazione inusuale: non più "storica", ma contemporanea. E se questo non fosse bastato, anche luoghi e personaggi non sono quelli tipici dell'Opera (castelli, campi di battaglia, regine, principi, nobili, eroi), ma comuni borghesi, in una Parigi che è la stessa in cui Verdi aveva vissuto.
    Noi non riusciamo a cogliere, abituati da sempre a vedere rappresentato il presente in teatro, al cinema ed in TV, quale impatto potesse avere nel mondo dell'Opera il vedere improvvisamente sulla scena personaggi contemporanei, in cui lo spettatore si riconosceva.
  • Ce n'era abbastanza per scandalizzarsi, senza giungere al tocco finale: la protagonista, una donna "di facili costumi".
    Infatti, la Traviata cadde alla prima rappresentazione alla Fenice di Venezia, per poi trionfare alla seconda, spinta certo dall'altissimo contenuto musicale e teatrale, ma anche perché l'ambientazione fu retrodatata di un secolo, in modo da calmare le critiche e lo scandalo di borghesia e censura.
  • Anche nella struttura musicale la Traviata presenta importanti novità, che saranno argomento del prossimo articolo.
    Qui ricordiamo la carenza di duetti d'amore tra i due protagonisti, sostituiti da un lungo duetto di Violetta con il padre di Alfredo, Gérmont, quasi un "coprotagonista"; i momenti di meditazione personale, già presenti in Rigoletto e Trovatore, ma qui particolarmente in evidenza; infine, la notevole estensione e la grande varietà delle timbriche richieste nella parte sopranile di Violetta: è stato detto (non senza ragione) che per eseguire perfettamente questa parte sarebbero necessari due soprani, un "drammatico" ed un "coloratura".


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