Guinness dei Primati


PREMESSA: questa non vuole essere una raccolta ufficiale, né una cosa troppo seria. Questi sono i primati che risultano dalle nostre conoscenze e discografie.
Nel caso voi conosceste altri "records", siete caldamente pregati di mandarci una e-mail.
Garantiamo fin d'ora che citeremo il nome di chi contribuirà.
Speriamo inoltre di essere presto in grado di fornirvi i file audio dei record che presentiamo.

L'APPLAUSO PIU' LUNGO
Luciano Pavarotti dopo avere cantato nel ruolo di Nemorino nell'Elisir d'Amore di Donizetti il 24 Febbraio 1988 alla Deutsche Oper di Berlino fu applaudito per un'ora e sette minuti, e fu richiamato sul palco ben 165 volte.
Questo record ci è stato segnalato da Jan Grimaldi.

LA PRIMA DONNA DIRETTORE D'ORCHESTRA
Giannella De Marco, romana, è la prima donna direttore d'orchestra della Storia della Musica internazionale. Scoperta dal grande Victor de Sabata, che ne curò la formazione e lo sviluppo direttoriali, inizia nei primissimi anni '50 la sua folgorante carriera artistica all'età di 5 anni, dirigendo un concerto sinfonico al Teatro Adriano di Roma alla guida dell'Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Contrariamente ad altri "bambini-prodigio", da allora la sua vita artistica è stata segnata dalla direzione di centinaia di opere liriche e di concerti sinfonici che la consacrano a tutt'oggi a stella di prima grandezza nel firmamento artistico.

LA NOTA PIÙ ACUTA
Ci è stato segnalato da Mike Richter un Do6, ossia un'ottava sopra al normale Do acuto del soprano! L'esecutrice? Il soprano Erna Sack, su un vecchio 78 giri Telefunken. Noi abbiamo ascoltato personalmente un Si5, solo un semitono sotto, del soprano Mado Robin.

LA NOTA PIÙ BASSA
È il Do1. Sono molti i bassi che lo riescono ad eseguire, ma a nostro avviso i migliori restano quelli di Cesare Siepi. Famosi anche quelli del Coro dell'Armata Rossa.

IL FIATO PIÙ LUNGO
Questo primato potrebbe anche essere chiamato "la più bella mezzavoce": il tenore Alfredo Kraus a Roma nella Manon di Massenet terminò l'Aria del Sogno di Des Grieux con un incredibile "Ah Manon!" di ben 26 secondi!

IL CANTANTE PIÙ VECCHIO
Questo primato ci è stato segnalato da Victor Han: il basso russo Mark Reizen, morto nel 1992 a 97 anni, ha cantato in pubblico all'età di 90 anni, al Bolscioi di Mosca nell'"Eugenio Oneghin" di P.I. Ciaikovsky, ed ha registrato l'ultimo disco ad 87 anni.
Giacomo Lauri Volpi apparve in pubblico il 26 Gennaio 1972 all'età di 79 anni.

IL BIS PIÙ LUNGO
Guinness segnalato da Franco Alessandri.
In occasione della prima esecuzione del "Matrimonio Segreto" di Cimarosa, l'Imperatore d'Austria ne fu talmente entusiasta da ordinare che venisse bissata da cima a fondo.

L'OPERA PIÙ LUNGA
La più lunga opera abitualmente rappresenteta sulla scena è I maestri cantori di Norimberga di R. Wagner (1813-1883). Una sua edizione integrale, eseguita dalla compagnia dei Sadler's Wells dal 19 Agosto al 19 Settembre 1968, richiese 5 ore e 15 minuti.
Il Guglielmo Tell di Rossini, che attualmente non viene più rappresentato in edizione integrale, richiederebbe più di sette ore se si rispettassero tutti i "tempi"!

L'ARIA PIÙ LUNGA
L'aria più lunga in un'opera, intesa come pezzo melodico vocale a solo con accompagnamento strumentale, è la scena dell'immolazione di Brunilde nel Crepuscolo degli Dei di Wagner.
Una ben nota incisione di questa aria dura 17 minuti!

LA CADENZA PIÙ LUNGA
La più lunga cadenza nella storia della lirica si ebbe quando il tenore Crivelli al Teatro alla Scala di Milano cantò per 25 minuti le parole felice ognora!

IL TEATRO PIÙ GRANDE
Il più grande teatro lirico del mondo è il Metropolitan di New York: terminato nel 1966 ha una capacità di 3800 poltrone in una platea profonda 137 metri (non vorremmo essere nelle ultime file!).
Il palcoscenico è largo 71 metri e profondo 44,5!

LA CANTANTE PIÙ GIOVANE
La più giovane cantante protagonista è stata Jeannette Gloria La Bianca, nata il 12 Maggio 1934, che debuttò come Rosina nel Barbiere di Rossini all'Opera di Roma l'8 Maggio 1950 all'età di 15 anni e 361 giorni, dopo essere apparsa come Gilda nel Rigoletto a Velletri 45 giorni prima!

LE ESTENSIONI PIÙ ACUTE E PIÙ BASSE
La nota più acuta e la più grave raggiunte prima di questo secolo dalla voce umana furono un Do6 del soprano Lucrezia Agujari (1743-83) scoperta a Parma nel 1770 da Mozart e un La di 55 cicli al secondo del basso Kaspar Foster (1617-73).
Dal 1950 i cantanti hanno raggiunto note acute e gravi al di là di questi limiti, ma mancanti di risonanza e quindi con scarso valore musicale.
Marita Gunther, sotto la guida di A. Wolfsohn, riuscì a coprire con la propria voce tutta l'estensione del pianoforte dal La-1 al Do7. Di questa gamma di sette ottave e un quarto, "solo" sei ottave avevano valore musicale.
Roy Art, sempre sotto la guida di Wolfsohn, raggiunse note basse al di sotto dell'estensione del pianoforte.
La nota più acuta cantata da un tenore viene attribuita a Louis Lavelle ed è un Sol5.

LA PRIMA OPERA SU DISCO
La prima opera completa ad essere stata incisa su vinile fu Ernani di G. Verdi, pubblicata in Italia nel 1903 dalla Gramophone.
Era contenuta in ben 40 dischi.


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