Maria Callas


La Vita



Cantare per me non è un atto d'orgoglio,
solo un tentativo di elevazione
verso quei cieli dove tutto è armonia.

(Maria Callas)


1923
Cecilia Sofia Anna Maria Kalogeropoulos, nasce a New York da genitori greci, George ed Evangelia.
1937
Abbandona con la madre e la sorella l'America per fare ritorno in Grecia, terra nativa dei genitori.
1938
Debutta ad Atene come Santuzza nella Cavalleria Rusticana di Mascagni, in un allestimento destinato agli allievi del Conservatorio. Sempre nel 1938 avviene l'incontro con Elvira de Hidalgo, l'insegnante che più di qualsiasi altra seppe capire il temperamento e la voce di Maria.
1940
In un programma radiofonico Maria interpreta interamente la parte di Suor Angelica del trittico pucciniano.
1942
Debutto ufficiale all'Opera di Atene il 27 Agosto nel ruolo di Tosca.
1944
Maria si imbarca sul transatlantico Stockholm e ritorna in America a riabbracciare il padre che non aveva più avuto modo di incontrare dal lontano 1937.
1945-1947
Periodo di permanenza a New York in cui Maria disperatamente cerca di ottenere qualche ingaggio. Fa la conoscenza di un gretto impresario, tale Bagarozy, che promette a lei e ad una compagnia di canto italiana un certo numero di recite di Turandot, ma tutto svanisce come una bolla di sapone. Conosce Nicola Rossi Lemeni che la presenta ad un anziano tenore, Giovanni Zenatello, in cerca di soprani in grado di ricoprire il ruolo di Gioconda all'Arena di Verona.
1947
Il 27 giugno si imbarca alla volta dell'Italia. Il 2 Agosto debutta nel ruolo di Gioconda all'Arena; sul podio il maestro Serafin. Conosce Giovanni Battista Meneghini, attempato imprenditore che si invaghisce di lei.
1948
Gli impegni teatrali diventano sempre più intensi. Si esibisce nei ruoli di Isotta (Tristano e Isotta - Wagner), Turandot, Leonora (Forza del destino - Verdi), a Venezia, a Genova, alle Terme di Caracalla. Verso la fine dell'anno debutta nei ruoli di Aida e Norma.
1949
A gennaio interpreta Brunilde nella Walchiria di Wagner e solo tre giorni dopo Elvira nei Puritani di Bellini. Questa impresa passerà alla storia. Si sposa con G.B. Meneghini mettendo fine ad una situazione che la vedeva nel ruolo di concubina.
1950
Nel mese di marzo accetta di sostituire Renata Tebaldi alla Scala di Milano nel Ruolo di Aida.
1951
Cade il cinquantesimo anniversario della scomparsa di Verdi. Per commemorare il grande compositore Maria canta La Traviata al Comunale di Firenze, Il Trovatore a Napoli, Aida a Reggio Calabria, I Vespri Siciliani al Maggio Musicale Fiorentino. La Scala le apre finalmente le porte proponendole, attraverso il sovrintendente Ghiringhelli, Vespri, Norma, Ratto dal Serraglio.
1951-1953
La conquista della Scala. Centinaia di recite in tutto il mondo.
1953
Maria è per la prima volta Medea ed il suo "fuoco interpretativo" viene per la prima volta riconosciuto all'unanimità. Al Lyric Theatre di Chicago canta Norma, Lucia e Traviata. Viene definita il più grande soprano del mondo.
1954
Inizia il sodalizio artistico tra Maria e Luchino Visconti con la realizzazione dell'opera La Vestale di Spontini, andata in scena alla serata d'apertura della stagione scaligera 54-55.
1955
Traviata Visconti-Callas, un "must" insuperato. Se siete arrivati a leggere fin qui non potete non ascoltarla.
1956
Tra gli innumerevoli impegni della Callas è d'obbligo ricordare l'allestimento scaligero del Barbiere di Siviglia. Asprissimamente criticato al punto da affermare che Rosina rasentava la volgarità. A nostro parere la volgarissima Rosina è, almeno discograficamente, un mito insuperato. Nell'autunno Maria canta la Norma al Metropolitan: una rivincita contro il teatro che in gioventù l'aveva rifiutata.
1957-1958
Periodo di gloria e di smarrimento. Nell'aprile del 57 Maria, Gavazzeni e Visconti "riesumano" Anna Bolena di Donizetti dopo un silenzio di 80 anni. Le critiche furono entusiastiche. Ad una festa in suo onore da Elsa Maxwell, conosce Aristotele Onassis, il grande armatore greco. Il 2 gennaio 1958 canta Norma all'Opera di Roma, imbottita di medicine, alla presenza dell'allora presidente della Repubblica Gronchi. Maria non riesce a portare a termine lo spettacolo. Tutti gli spettatori furenti inveiscono contro Maria. Poco dopo una violenta lite con Rudolph Bing, sovrintendente del Metropolitan, le chiude i battenti di quel teatro.
1959
Maria si separa dal marito e intreccia una relazione con Aristotele Onassis. La sua presenza sul "Christina", il panfilo degli Onassis, è sempre più frequente.
1961-1962
Pochi gli avvenimenti artistici di rilievo, molte le chiacchiere. La Medea della Scala fu però ugualmente densa di accenti drammatici.
1963
L'anno di Parigi. Il 5 giugno Maria tenne un concerto al Teatro dei Campi Elisi. Sul podio Georges Prêtre. Fu un trionfo. Nel corso dell'anno Maria si trasferisce definitivamente a Parigi: Avenue Foch 44.
1964
L'avvenimento di maggior rilievo fu la Tosca al Covent Garden con la regia di Zeffirelli. Anche Norma e Tosca all'Opera di Parigi sono degne di nota. Ogni spettacolo fu un trionfo per la Callas. Ma Maria comincia a sentire il declino della voce.
1966
I giornali avevano già da tempo perso di vista Maria e di lei ci si occupava ben poco. Viveva a Parigi e presto si sarebbe trasferita nel nuovo appartamento al 36 di Avenue Georges Mandel, sempre a Parigi. Trascorse tutta l'estate sul Christina, ma spesso era sola su quella enorme casa galleggiante.
1968
Onassis sposa la vedova Kennedy. Maria inizia a percorrere la strada che la porterà verso la fine.
1971-1972
Maria impartisce i suoi preziosi insegnamenti ad un gruppo di promettenti ragazzi alla Juilliard School. Divorzia dal commendator Meneghini approfittando della legge sul divorzio appena approvata. Riallaccia l'amicizia con Giuseppe di Stefano, col quale prepara un grande rientro nei teatri più famosi.
1973
Sempre con Di Stefano firma la regia dei Vespri Siciliani per l'inaugurazione del nuovo Teatro Regio di Torino.
1977
Muore nella sua casa di Avenue Georges Mandel, ufficialmente per un attacco cardiaco, sola. Unici testimoni degli ultimi momenti di Maria, la fedele governante ed il maggiordomo. Le sue ceneri furono disperse nell'Egeo in tempesta.
A cura di Laura Bandiziol


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